Il Valzer ha costituito una tra le forme musicali più importanti in Venezuela, al punto da divenire parte integrante della cultura e delle tradizioni popolari locali. La cultura musicale era presente in Venezuela fin dal periodo coloniale, grazie soprattutto all'opera svolta da Padre Sojo (1739-1799), creatore e propulsore di un movimento musicale che ha toccato tutto il Paese e ha sempre mantenuto i contatti con la cultura e i musicisti europei. Nel secolo XIX le difficoltà economiche e le condizioni sociali rendevano difficile l'organizzazione di manifestazioni teatrali e la costituzione di gruppi orchestrali. Questa realtà unitamente al diffondersi delle idee "romantiche" provenienti dall'Europa, ha stimolato lo sviluppo di forme musicali più adatte al "salotto", musiche fatte in casa e scritte per pochi strumenti, danze per pianoforte, canzoni e così via. Il Valzer Viennese, tra tutte le danze, è diventata ben presto molto importante e popolare, ma si è trasformata, per effetto del contatto con la cultura e i caratteri del popolo venezuelano, arricchendosi da un lato con figurazioni ritmiche più vivaci e più variegate e dall'altro con una accentuazione dell'espressività delle linee melodiche.
Nel CD si presenta una antologia di valzer venezuelani ottocenteschi, accostando a quelle degli autori più importanti, quali Delgado Palacios, Heraclio Fernandez e Federico Vollmer, le composizioni di altri musicisti minori ma non per questo meno interessanti e godibili nella loro vivacità e ricchezza melodica. Tra questi è interessante osservare anche la presenza femminile relativamente numerosa.
La fotografia in copertina rappresenta una scultura di Luca Strona dal titolo "Duratura precarietà dell'instabile leggerezza": la pallina appoggiata su una corda tesa verso il cielo, in un equilibrio impossibile per le leggi della fisica, eppur vero, si accorda e sottolinea un aspetto particolare del Valzer Venezuelano, il suo restare miracolosamente in equilibrio tra una atmosfera lirica europea, chopiniana, e la vivacità ritmica sud-americana, oscillando, quasi su un filo di rasoio, tra questi elementi a prima vista difficili da conciliare eppur uniti, generatori di musica nuova, originale e di grande bellezza.
Registrazione audiophile realizzata nei mesi di agosto e settembre 2005 con microfoni e pre-amplificatore a valvole, campionamento a 96 kHz. Le tecniche di registrazione utilizzate con l'intento di creare nell'ascoltatore l'impressione di trovarsi lui stesso al posto del pianista.
Pianoforte Steinway a coda - modello S. 155
Pier Paolo Strona ingegnere civile, ricercatore nel campo dei modelli numerici di strutture, fotografo, autore di libri e calendari, è attivo come pianista in Italia e all'estero con un repertorio che spazia dai più importanti compositori classici al ragtime, alle musiche latino-americane e a quelle asiatiche.
Ringraziamenti alla pianista venezuelana Carmen Sampaolo, da tempo in Italia, che mi ha introdotto nel mondo della musica del suo Paese, e a Paola Mazza Ortega, che da Caracas mi ha aiutato nella ricerca degli spartiti tenendo i contatti con la Fondazione "Vicente Emilio Sojo", importante Istituto di Musicologia, riferimento per la ricerca sulla musica venezuelana e latino-americana.
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